mercoledì 24 luglio 2013

LA NOSTRA DIPLOMAZIA ALLUNGA I TEMPI, di Nino Amado e Nicola Evoli



Il Governo non ha ancora capito che ostacolando le procedure, i tempi si allungano



Maro':India,respinte opzioni di Roma su interrogatorio testi

NEW DELHI, 24 LUG - Il ministero indiano dell'Interno ha respinto le tre proposte avanzate dall'Italia in merito all'interrogatorio dei quattro maro' che erano sulla petroliera Enrica Lexie e che hanno assistito all'incidente che ha coinvolto Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo riferisce oggi l'edizione on-line di The Times of India citando fonti del ministero.

Interpellato dall'ANSA, un portavoce del ministero degli Esteri ha pero' detto ''di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione a riguardo''.
Le opzioni offerte dai legali del governo italiano erano di mandare a Roma un team di investigatori della National Investigation Agency (Nia) per interrogare i quattro testimoni, una videoconferenza su Skype o un questionario scritto via e-mail. Secondo la fonte, il ministero ''ha suggerito che i quattro
maro' si rivolgano direttamente al tribunale competente per chiedere di essere esonerati dall'interrogatorio in India''.
Il rifiuto e' stato motivato con il fatto che esiste un impegno scritto del governo italiano (''sovereign guarantee") di mettere a disposizione l'equipaggio della Enrica Lexie se richiesto dalle autorita' investigative o giudiziarie.
La Nia, che conduce l'inchiesta sull'omicidio dei due pescatori il 15 febbraio 2012, aveva convocato i quattro maro' Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte, ma la richiesta non era stata accettata da Roma che aveva proposto le tre ipotesi alternative.
Il Ministero dell'Interno ha respinto fra l'altro l'ipotesi di inviare un team della Nia in Italia perche' ''il Codice di Procedura penale indiano si applica solo in India e non puo' essere invocato all'estero'' ha spiegato la fonte. La videoconferenza attraverso Skype non e' stata considerata praticabile per ''difficolta' tecniche'' mentre le domande via e-mail ''non consentono un controinterrogatorio (Nino Amado).

 Caro Nino,

le tue informazioni sono molto preziose e mi inducono a poche essenziali constatazioni:

lo Stato Italiano continua ad avere 'intermediari' con non sanno gestire ne' l'arte diplomatica ne' quella negoziale pura. Si assiste ad un appiattimento totale su linee difensive insostenibili, solo cortine fumogene. Una specie di guerra di trincea, dove si attende la fine della guerra per riavere dei prigionieri piuttosto che esigere la loro liberazione immediata.
Il precedente governo Italiano, come gia' dissi a Terzi causando la sua irritazione, non aveva alcuna credibilita' politica perche' non era espressione diretta della volonta' popolare e dei partiti, ma solo un 'agente liquidatore'. Questo governo e' anch'esso inabile al lavoro causa ingessatura politica dei propri ministri.
gli Indiani sanno che sul piano tecnico-peritale-legale sono perdenti. Da subito. Il governo italiano non sta facendo nulla per aiutarli a salvare la faccia e loro ovviamente si coprono. Il nostro governo non esercita alcuna azione 'divide et impera' o lobbistica vera all'interno del sistema Indiano. I nostri amici indiani sono sempre piu' increduli di fronte a tanta inazione ed imbecillita'. Di fatto abbiamo la partita in mano ma non ci azzardiamo a pronunciare lo 'scacco matto'…semplicemente ci siamo allontanati dalla scacchiera.
non credo alla bufala della videoconferenza su Skype che tra l'altro e' hackerabile. Normalmente si sceglie un luogo neutrale (Svizzera ad esempio, dove c'e' una sede UN) e li si conducono tutti gli interrogatori che dir si voglia. Alla presenza di testimoni diplomateci neutri.
Diciamoci la verita': non abbiamo una diplomazia cosi come non abbiamo dei veri servizi di informazione. Avevamo spiato per motivi commerciali l'ambasciata Indiana a Mosca ma non ora quella Indiana a Roma o altri punti sensibili in India. Siamo ciechi e sordi…e anche molto handicappati. Prima di qualsiasi azione diplomatica occorrono: intelligence vera -via contractors esteri privati, ad esempio quelli che ci pagarono per lo sporco affare Khazako se si vuole per pigrizia-, denaro spendibile (quello c'e', basta togliere di mezzo l'incompetente De Mistura) e valide contropartite politiche.

Caro Nino siamo lontani anni luce sul fronte governativo.

Alternativa: un finanziatore privato per una semplice operazione di estrazione dei ragazzi e poi se ne riparla.

Ad maiora (Nicola Evoli).

4 commenti:

  1. Assolutamente ! I "super esperti" italiani di diplomazia e di mediazione non hanno ancora capito che in particolare con gli indiani non si può fare leva sul "gioco e forzatura" delle regole ma pretendere che i diritti vengano rispettati

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  2. Ma noi non abbiamo una Diplomazia,se per essa si parla della Bonino o di De Misticanza,siamo fritti,penso che gli indiani ce li ridarebbero subito PULITI se appena appena fossero in condizioni di salvare la Loro di Faccia ,purtroppo così non è,e con le ultime rivelazioni del nostro Team di Superinvestigatori,ora è ancora piu difficile,ed il nostro governo non sà come fare ad aiutarli a salvare la loro faccia senza peggiorare ulteriormente le condizioni della Faccia italiana della vicenda, già così tanto rovinata dal precedente governo,e quelli che ci sono ora non hanno le capacità politiche e diplomatiche per risolvere la questione,vuoi per gli interessi economici che andrebbero a farsi benedire vuoi per l'Immagine di questo Paese che oltre a quella vicenda,ha preso schiaffoni dal Kazaco e perfino dalla magistratura Panamense,se non viene fuori un personaggio al di sopra delle parti che prende in mano la situazione non sò come si possa risolverla!Un Privato ??? un'estrazione tramite Ambasciata?? I Servizi? non sò,ma un modo devono trovarlo e poi si litigherà dopo ,con i Ragazzi qui,non vedo altre opzioni al momento,anzi c'è anche il rischio che alla fine si convincano a rimandare in India anche gli altri 4,allora potrebbero ridarcene due,e tenere gli altri li per altri due anni,IMPENSABILE!!!!!

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  3. Bravo Nicò, ottima impostazione e abbinamento.

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  4. dopo questo articolo del times of india emergono tutti gli errori dell' inviato speciale che firma accordi e subito dopo li disattende, questi sono indizi gravi di mala gestione del caso e rinunce ad azioni forti che non fanno altro che allungare il brodo.....forse l' inviato speciale De Mistura aspetta le elezioni indiane del 2014 per dare un aiuto elettorale ?

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