sabato 31 agosto 2013

Sui sentieri della Grande Guerra. Dirupi mozzafiato e ponti sospesi: è il fascino del «Sentiero dei Fiori»


sentiero dei fiori prima guerra mondiale


Da un paio di anni il classico Sentiero dei Fiori al Corno Lagoscuro, l'ardito e panoramico itinerario adamellino ricco di resti della Grande Guerra, che vide opposti italiani e austriaci, presenta un paio di suggestive varianti realizzate dalle guide alpine camune. 

Oggi parliamo ancora una volta di questo sentiero per esperti descrivendo le due varianti. Dal Passo del Tonale con funivia si sale a Passo Paradiso dove, superato il piccolo laghetto, per un impervio sentiero si sale al Passo del Castellaccio. Un ampio panorama sul ghiacciaio del Pisgana e sulle cime che lo circondano si apre ai nostri occhi. Qui inizia il percorso attrezzato che corre con numerosi saliscendi su una cengia. Arrivati ad alcune passerelle in legno si stacca a sinistra la prima variante: una ripida parete rocciosa viene superata con cavi e gradini in ferro che conducono in pochi minuti al cosiddetto Nido d'Aquila, un osservatorio dove i soldati italiani potevano tenere sotto controllo le postazioni austriache.

Tornati sul Sentiero dei Fiori si prosegue su una cengia attrezzata arrivando alla Galleria del Gendarme di Casamadre, dove, a destra, parte la seconda splendida variante. Il percorso tradizionale va in galleria (è consigliabile a chi non se la sente di attraversare i ponti). Noi teniamo la destra e, dopo alcuni tratti rocciosi attrezzati, ci troviamo al cospetto del primo ponte sospeso. Agganciando bene i moschettoni ai cavi di sostegno si inizia la traversata, mentre sotto di noi si apre un vertiginoso vuoto con canaloni che restano ingombri di neve spesso sino a stagione inoltrata. Un breve tratto su rocce ed ecco il secondo aereo-ponte sospeso che ci deposita poco oltre la galleria di Casamadre.

UN SENTIERINO prosegue sin sotto la parte terminale del Corno del Lagoscuro che si risale faticosamente su pietroni e sfasciumi sino alla sommità dove sorge il Bivacco Amici della Montagna. 

Da qui si può tornare per il medesimo percorso di salita oppure, più divertente, con un giro ad anello sul sottostante ghiacciaio. Dal Corno di Lagoscuro si scende un pendio di pietroni che porta ad un bivio: a destra si va al Passo di Lagoscuro ed a Cima Payer. A sinistra ci si porta su una dorsale sopra il ghiacciaio del Presena. Aiutati da catene e fittoni in ferro si cala sul ghiacciaio e (usando ramponi e piccozza) si arriva a Capanna Presena e quindi a Passo Paradiso.

ITINERARIO: Passo Paradiso 2573m; Passo del Castellaccio 2963 (ore 1.15); Passo di Casamadre 2984m (ore 2); Corno Centrale di Lagoscuro 3166m (ore 3); Ghiacciaio del Presena; Capanna Presena 2740m (ore 4); Passo Paradiso (ore 4.20). CARTE TOPOGRAFICHE: IGM in scala 1:25.000 «Temù»; IGM 1:50.000 «Ponte di legno».

NOTIZIE UTILI: dislivello 593 metri complessivi. Difficoltà: escursionisti esperti con attrezzatura da ferrata (EEA). Se si scende dal ghiacciaio spesso sono necessari la piccozza e i ramponi. SEGNAVIA: biancorosso.

Fonti: bresciaoggi.it / http://tapum.it/images/tapum.png

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