domenica 15 settembre 2013

AGGIORNAMENTO SULLA VICENDA MARO', di Stefano Tronconi


Tutti ormai sanno che io ritengo che l'unica vera e sostanziale ragione per cui le indagini che sta conducendo la NIA non sono ancora arrivate ad una conclusione dopo oltre 160 giorni dall'avvio (rispetto ai massimi 60 giorni di nuove indagini a cui l'India si era impegnata) sia che le autorità indiane non riescono a trovare una via d'uscita al pasticcio in cui si sono infilate da sole.
 A causa della ricostruzione degli eventi che dimostra la piena innocenza di Salvatore e Massimiliano è infatti venuta meno per loro, se non a rischio di perdita di immagine internazionale altissima, la possibilità di celebrare un processo farsa a carico di Salvatore e Massimiliano con lieve condanna da scontare in Italia, a cui l'inetto e debole governo italiano aveva già sostanzialmente (e vergognosamente) dato il proprio assenso.

Poichè però si è già permesso che una situazione di paralisi come quella che si è creata venga prolungata dalle autorità indiane ben oltre l'accettabile è quanto mai urgente che il governo italiano (e con lui la stampa, i politici di ogni schieramento e l'opinione pubblica) si svegli dal torpore cui ci ha abituato. Ormai siamo infatti a ridosso dell'avvio della 68° Assemblea delle Nazioni Unite che avevo suggerito come possibile termine ultimo passato il quale sarebbe stato opportuno denunciare formalmente in sede internazionale il continuato ignobile comportamento indiano ( http://veraitalia.blogspot.it/2013/08/un-appello-al-nostro-governo.html?spref=fb ).

E' importante, al fine di salvaguardare quella poca residua credibilità internazionale quale Stato sovrano che ancora mantiene, che l'Italia a questo punto, oltre ad ottenere l'immediato rientro in patria di Salvatore e Massimiliano completamente scagionati, pretenda anche dall'India che tutti i responsabili del presunto sequestro di persona e delle manipolazioni delle indagini vengano indagati e processati. Non penso infatti che l'Italia possa accettare eventuali altri compromessi (che potrebbero venire ventilati nei prossimi giorni con il prossimo ennesimo viaggio in India di De Mistura) tesi solo a salvare la faccia di un governo e di un sistema giudiziario indiani che riteniamo si siano resi responsabili di comportamenti arroganti e prepotenti verso l'Italia ben oltre l'immaginabile.
Il mio non è sentimento anti-indiano. Il perseguimento della giustizia è un dovere tanto verso i nostri due marò, che verso l'Italia intera, che verso il popolo indiano presumibilmente ingannato da un grup+
petto di politici corrotti che ha potuto contare su collusioni a vari livelli.
Ricordo infatti che quanto è successo non è stato a nostro avviso causato primariamente dal nazionalismo del principale partito d'opposizione indiano (che presumibilmente diventerà primo partito la prossima primavera) o dai sentimenti anti-italiani riflesso dell'opposizione a Sonia Gandhi, come purtroppo qui in Italia da parte di molti si continua a dire.
I partiti d'opposizione indiana sono stati presi in giro esattamente come l'Italia ed i due marò da un sistema di corruzione tutto interno al partito del Congresso capeggiato da Sonia Gandhi. Mi auguro quindi che il governo italiano non voglia fornire alcuna sponda a chi abbia commesso o spalleggiato il vergognoso crimine in primo luogo contro Salvatore e Massimiliano, ma, per l'appunto, non solo.

Voglio da ultimo inviare un saluto alle famiglie Girone e Latorre ringraziondole anche per il bellissimo comunicato emesso in risposta a quello dei famigliari della dottoressa Eleonora Cantamessa. Comunicato nel quale hanno, tra l'altro, affermato senza giri di parole diplomatiche la completa innocenza dei loro cari sequestrati in India da 19 mesi. Mentre a tutti noi rimane il compito di divulgare in Italia e nel mondo la verità su quanto accaduto, sono certo che le famiglie Latorre e Girone stiano facendo in modo che i 'distratti' avvocati italiani ed indiani che li hanno purtroppo male assistiti per mesi non si lascino ora più sfuggire nessuno dei numerosissimi elementi a prova dell'innocenza di Salvatore e Massimiliano.

Nessun commento:

Posta un commento