lunedì 18 novembre 2013

Dopo 638 giorni...... il Gruppo di Facebook RIDATECI I NOSTRI LEONI, abbassa la saracinesca.

Carissimi membri,
Ieri con uno sfogo pubblicato più in basso, ho esternato un profondo disappunto che nutro da molto tempo.
Ovviamente mi ero limitato molto per evitare che si scatenassero polemiche o questioni irreversibili.
Ognuno di voi, è dentro questo gruppo da un po di tempo, ed a seconda di questo periodo, potreste essere stato partecipi di questioni inspiegabili.
Il 16 febbraio 2012 ho aperto questo gruppo perché ritenevo opportuno riunire tutte le persone interessate a risolvere la vicenda ed oggi, mio malgrado ho deciso di chiuderlo, per i motivi che vi spiegherò tra poco. Prima di passare alle spiegazioni, vorrei farvi notare che abbiamo inibito la pubblicazione di post agli utenti, sintomo delle cessate attività innanzi detto.
Alla gestione di questo gruppo si sono alternati diversi admin che sono rimaste per tempi differenti, in ragione di svariati motivi che non sto ad elencarvi. Attualmente sono admin del gruppo: Roberta De Luca, Rosy Puglisi, Nina Umana, Rebecca Poerio e Tiziana Piliego, a cui va il mio sentito ringraziamento per aver collaborato in questo progetto, anche se purtroppo l'epilogo non è stato quello tanto desiderato.
Passando ai motivi, prometto di dirvi tutto, nei limiti di quello che mi è consentito.
A seguito dell'apertura del gruppo, mi fu chiesto da un familiare dei due militari ristretti in India, di partecipare in qualità di amministratore; richiesta che accettai con molta felicità ed entusiasmo, sia perché conoscevo la persona, sia perché ritenevo che ciò avesse giovato alla causa.
Via via che il gruppo prese piede e il numero degli utenti salì vertiginosamente, nominai ulteriori admin per la gestione e il controllo dei post e degli utenti.
Tutto andò per il meglio fino al fatidico 02 giugno 2013. Organizzammo, dopo il successo della manifestazione del 12/05/2012, la presenza di una rappresentanza del gruppo, alla parata militare a Roma. Senza scendere troppo nei dettagli, dopo un previo accordo e organizzazione di tutto, qualcuno fu contrario a tale iniziativa e ciò portó alla scissione tra questo Gruppo e i familiari: in tale quadro vorrei precisare che sono in pochissimi a sapere i motivi di tale scissione ed anche molti dei familiari non erano coscienti di quanto fosse accaduto. In definitiva ciò avvenne e le famiglie aprirono un gruppo a parte. In detto gruppo furono rivolte accuse pesantissime e fu gettato fango su tutto il lavoro svolto da me e dagli altri admin: accuse infondate ma su cui vorrei sorvolare, anche perché i successivi eventi faranno capire tutto.
Come gruppo noi, invece, non solo non pubblicammo accuse o altro, nonostante ritenevamo di aver ragione, perché capimmo che tale diatriba, avrebbe nuociuto sicuramente ai due militari ristretti in India.
In data successiva, che attualmente non ricordo, quel gruppo delle famiglie decise di chiudere e, stranamente, tutti i familiari decisero di rientrare in questo, come se nulla fosse accaduto.
A quel punto, per evitare di avere ulteriori problemi e poiché ero stato accusato di avere degli interessi personali nella vicenda (interessi che ad oggi nessuno sa spiegare visto che non sono un politico e mai vorrò esserlo, non sono interessato personalmente dai fatti e mi sono sempre defilato quando c'era da parlare davanti ai media italiani, addirittura anche quando c'era da rispondere ad interviste di blog o siti secondari), decisi di lasciare il gruppo e affidare l'incarico di responsabile degli admin a Roberta De Luca.
Qualche mese dopo, per motivi legati esclusivamente alla mia persona e a implicazioni inerenti il mio lavoro, ho dovuto cancellare il mio profilo Facebook e aprirne uno alternativo, così come molti di voi ha: utilizzando un nome e cognome differente dai reali.
Per questo motivo, ritenni che non vi era alcun motivo per non rientrare nel gruppo ed essere solo utente come un sostenitore qualunque.
Via via che mi apprestavo a fare commenti, fui additato come una possibile spia o disturbatore: quindi si decise, d'accordo con Roberta, di svelare la mia identità, per il bene del gruppo e a scapito della mia persona (visti i motivi che mi avevano portato a celarmi sotto altro nome).
Ma questo scatenó diversi commenti e pubblicazioni di alcuni celebri noti, che dissero che avrebbero lasciato il gruppo (alcuni in verità non lo hanno neanche fatto).
Si cercó quindi di contattare singolarmente queste persone per far capir loro quanto accaduto: alcuni capirono, altri non risposero.
Andammo comunque avanti fino ad oggi: successivamente però, vi furono personaggi che continuarono, per vie non pubbliche, nell'intento di farci passare come persone che avessero un doppio fine o volessero primeggiare. Le accuse provenivano, guarda caso, da gente che avrebbe potuto avere interessi secondari, ma con ciò non voglio dire che li avessero, visto che io non faccio accuse infondate se non sono certo.
Mi sono limitato a scrivere il giusto ed essenziale, tralasciando tantissimo, perché non basterebbe un libro per farlo.
Sappiate solo che il mio intento e quello degli altri admin è sempre stato quello di far qualcosa per riportarli a casa: e con questo gesto estremo, dimostreremo ancora una volta che non eravamo noi, quelli ad avere interessi alternativi.
Il motivo essenziale della chiusura? Ne io, ne molti admin troviamo un motivo valido per togliere ulteriore tempo alle nostre famiglie, alla nostra persona e ai nostri problemi: tutti abbiamo problemi, ma provate a mettervi nei nostri panni, alle lunghe notti insonni (gratuite e non solo visto che personalmente avevo investito denaro per alcune iniziative) e a stare attaccati ad un computer, nonostante le faccende personali da risolvere.
Per questo vorrei ringraziare sentitamente tutte le admin, passate e attuali, ribadendo che il loro sacrificio, per quanto grosso, non ha trovato mai riscontro: ad oggi, infatti, mi sento di dire che nessuno abbia meritato tutto quello che loro hanno fatto. Ovviamente non posso spiegarvi tutti i motivi, ma probabilmente ciò avverrà quando tutta questa storia sarà finita, perché noi Italiani dobbiamo capire che, prima di guardare nella coscienza degli altri, dobbiamo guardare nella nostra.
Un ringraziamento a tutti voi ragazzi, per esserci stati vicini e per essere stati vicino a Massimiliano e Salvatore. Mi auguro infine, che ci sia qualche gruppo che prosegua il nostro lavoro, magari meglio.
A coloro invece, che hanno minato con le loro stupidità tutto il lavoro fatto, auguro il meglio, ma con la consapevolezza che il motivo scatenante della chiusura, sono proprio loro.
Un addio da una persona che, come arrivata a voi in breve tempo, così in breve tempo sparirà nel nulla visto che non aveva altri interessi se non quello di portarli a casa (e la conferma sta proprio nell'uso di un nome fittizio)
Un abbraccio, Andrea Lenoci

1 commento:

  1. Meritoria esposizione di quello che eravamo, posso affermare che eravamo uniti e determinati, pieni di buon senso. Furono incomprensioni banali quelle che cominciarono a disgregarci ma, da parte mia, conservo un vivido e bellissimo ricordo di quegli inizi e ringrazio coloro che hai nominato e specialmente Tiziana Pilego Larocca che mi coinvolse in questa battaglia.

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