domenica 4 maggio 2014

Quando i cavalli cosacchi si abbevereranno nel Nettuno di Trento


-

Lvov, aprile 2014: una “simpatica” commemorazione della 14. Waffen-Grenadier-Division der SS, responsabile di vari massacri di civili polacchi ed ebrei ucraini.

Abbiamo nutrito il cuore di fantasie. Con quel cibo il cuore si è fatto brutale.
Yeats
Sta’ a sentire, Ettore, fratello, il fatto è che non si può né prendere per giusto solo ciò, quello solo, che va a finire bene, né andare di colpo giù di morale perché Cassandra è matta. Non c’è sua crisi che possa intaccare la bontà di una lotta che è sacra perché ci impegna fino in fondo nell’onore.
William Shakespeare, “Troilo e Cressida”, (II, 2)
È necessario che prendiamo atto della realtà. Entro il 2019 il cosiddetto “Occidente” rappresenterà il 10-15% della popolazione mondiale e, nella migliore delle ipotesi, il 25% dell’economia mondiale. Le ex colonie – i nuovi “barbari” – hanno imparato le regole del gioco, hanno constatato che la classe dirigente occidentale è, al momento, in gran parte corrotta e decadente e ci stanno facendo fare la fine dei romani, che con quasi 5 secoli di impero non sono riusciti a trasmettere ai posteri nulla di paragonabile al lascito di una singola città (Atene) o di un singolo secolo o poco più (Rinascimento).
Perciò sì, nell’anno XXX dalla nascita di Lady Gaga, se non saranno i cavalli cosacchi ad abbeverarsi alla fontana della piazza del Duomo di Trento, saranno i cinesi a comprarla per aiutarci a saldare i debiti, a meno che…

Chi difenderà l’Impero dai Nuovi Barbari orientali?

Non certo i picchiatori della destra ucraina, che non perdono una singola occasione per seminare il caos a Kiev.
GERMANIA
La Germania NON si è schierata con la NATO in Iraq, in Libia, in Siria e in Ucraina e intrattiene “relazioni pericolose” con la Russia
Evidentemente non gradisce la prospettiva di una guerra per procura contro i russi, per puntellare un governo “provvisorio” che però non sembra avere intenzione di stabilire una data per le nuove elezioni.
I tedeschi non moriranno per l’Impero.
La Farnesina, a proposito di posizione comune con la Germania sulla questione ucraina, parla di: ”Un’intesa perfetta, un’identità di vedute, una comune lettura delle crisi”.
http://www.asca.it/news-Ucraina__Mogherini__allineati_con_Germania__Nato_non_e__soluzione_giusta-1381935.html
CINA e INDIA
Pechino e Nuova Delhi hanno già fatto capire a chi riservano le proprie simpatie: non è Washington
Cinesi e indiani non moriranno per Kiev.
GIAPPONE
Non altererà il tono collaborativo delle sue relazioni diplomatiche con Mosca per Kiev
è più interessato a sviluppare un programma spaziale congiunto con Russia, India e Cina (!)
I giapponesi non moriranno per l’Impero.
ISRAELE
Israele (per ovvie ragioni) ha votato contro la mozione di condanna per l’annessione russa della Crimea. Il falco Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri israeliano, ha dichiarato: “Abbiamo buone relazioni con Stati Uniti e Russia e la nostra esperienza è positiva con entrambi i paesi”
Ufficialmente, nessun israeliano morirà per Kiev
TURCHIA
Ankara non si è mossa per i Tatari di Crimea e, al di là delle frasi di circostanza, non ha alcuna intenzione di compromettere i suoi rapporti con la Russia
UCRAINA, GEORGIA
Obama (la cui fazione è contraria alla guerra) è stato esplicito: l’adesione dei due paesi alla NATO non è imminente
Le forze filo-governative sono solide quanto il burro
PAESI LATINI
Spagna, Francia, Italia e Brasile hanno forti legami economici con la Russia: il Pentagono è al corrente della loro contrarietà a qualunque escalation
EUROPA
“Anche gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno deciso di ampliare le sanzioni contro la Russia: 16 nomi si vanno ad aggiungere ai 21 funzionari russi e crimeani ai quali è stato già applicato il bando del visto e il congelamento dei beni, il 17 marzo scorso”.
uh, sai che paura a Mosca!
STATI UNITI
Poco più della metà dei cittadini americani è favorevole a ulteriori sanzioni. La stragrande maggioranza (62% a 30%) è contraria ad inviare aiuti militari a Kiev. Solo il 31% della popolazione ritiene che la crisi ucraina sia molto importante per gli Stati Uniti
Se poi è vero quel che si dice in merito alla capacità russa di neutralizzare i sistemi di difesa americani Aegis, allora la percentuale di soldati americani disposti a morire per Kiev sarà prossima allo zero.
MONDO
Un sondaggio globale (66.000 persone in 65 nazioni) ha rivelato che gli Stati Uniti sono percepiti come la peggiore minaccia alla pace nel mondo
Vietnam, Cuba, Venezuela, Nicaragua, Singapore e le Seychelles non sono le uniche nazioni disposte a consentire ai russi di inaugurare delle basi militari sul loro territorio (nulla in confronto alle centinaia di basi americane)
Insomma chi resta a difendere il limes imperiale?
Canadesi (finché la popolazione non scaccia l’odiatissimo Harper), inglesi, forse gli australiani e i danesi, polacchi e baltici, metà degli ucraini (se va bene).
Tra le armi in dotazione all’Impero: sanzioni tragicomiche che colpiscono anche un conduttore televisivo russo (!). Un’armata NATO incapace di piegare l’inconsistente esercito libico se non dopo diversi mesi.
È passato un secolo da quando i ventenni in trincea obbedivano ai comandi dei loro ufficiali e governanti e si lasciavano falcidiare dalle mitragliatrici.
Oggi l’i-phone è più seducente della patria e la pizza più gustosa della gloria. Saranno davvero pochi i soldati pronti ad immolarsi per Washington, Bruxelles e Kiev nelle pianure slave.
Ma, allora, perché ci preoccupa una guerra mondiale?
Anche se scoppiasse sarebbe piuttosto fulminea perché nessuna oligarchia può fare la guerra se chi la combatte si rifiuta di farlo.
I guerrafondai sono persone malate, che hanno nutrito il cuore e il cervello di fantasie megalomani, che proiettano sugli altri le loro magagne, le loro patologie, per potersi sentire nel giusto, sempre. Il loro talento nell’auto-ingannarsi è la migliore garanzia che non solo hanno sbagliato i loro calcoli, ma che gli errori si moltiplicheranno, la gente aprirà gli occhi e certe catene della mente si sfarineranno.
C’è però un’ulteriore dimensione della questione: gli Stati Uniti si stanno muovendo così scelleratamente sul palcoscenico internazionale da far credere che siano stati “drogati” per spingerli a fare qualche enorme scemenza (da bullo che non capisce che la sua ora è scoccata e le sue vittime sono pronte) che li porterà alla rovina. Come si è chiesto qualcuno: è possibile che una nazione si suicidi senza un tradimento/sabotaggio, interno ed esterno? Chi ci guadagna? Che tipo di alternativa ci proporranno in sostituzione della defunta pax americana?

Fonte:  http://versounmondonuovo.wordpress.com/

Nessun commento:

Posta un commento