lunedì 25 agosto 2014

Marò, udienza a sorpresa. Tutti convocati in tribunale.

Non c’è che dire: continuano a fare gli indiani. E, a parte le difficoltà linguistiche, è difficilissimo cercare di entrare nel guazzabuglio di stratagemmi che le autorità di New Delhi sfornano come pizze calde dal forno di una rabbia che in Italia lievita, almeno per chi crede ancora nella giustizia e nel valore delle nostre Forze Armate. O, quantomeno, nella diplomazia.

In spregio alla prima regola del giornalismo - la notizia sùbito - la premessa era doverosa per cercare di decriptare il senso dell’indiscrezione trapelata nella giornata di ieri: per mercoledì 27 agosto un tribunale non meglio identificato di New Delhi ha fissato un’udienza sul caso dei nostri due Marò. Per l’occasione sono stati convocati alcuni rappresentanti della polizia speciale Nia che hanno svolto indagini su quello che è divenuto un calvario per i nostri due Fucilieri, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Peraltro, si sa che l’ennesima convocazione è stata firmata dal giudice aggiunto, Reetesh Singh, che opera al Karkardooma Courts, nella zona orientale di New Delhi. Ignoto, come quasi sempre, il motivo ufficiale dell’udienza, ma scartabellando le ultime carte si può desumere che la nuova convocazione sia da mettere in relazione con l’ultima udienza della Corte Suprema (che risale a lunedì 4 agosto): quel giorno in aula si è proceduto al rinnovo delle garanzie finanziarie a sostegno della libertà dietro cauzione concessa a Latorre e Girone. Fino a qualche mese fa questa specie di fidejussione era depositata in un istituto di credito del Kerala. 

Da qualche giorno le garanzie sono state trasferite in una banca della capitale dell’India: dunque, quasi certamente è da ricercare in questa sorta di informativa la convocazione del 27 agosto. Note conoscitive delle quali verranno ufficialmente informati gli uomini della polizia anti-terrorismo, la famigerata Nia. La stessa che ha chiesto il 31 luglio scorso a un tribunale speciale di New Delhi di prendere in carico la sorveglianza dei nostri due Marò. 

Nel merito, la decisione è stata rinviata al 14 ottobre. Ma - e qui scatta la nuova, intollerabile incongruenza delle autorità giudiziarie e di governo indiane - è necessario ricordare come il 28 marzo scorso la Corte Suprema avesse sospeso il processo a carico di Latorre e Girone dopo aver ammesso un ricorso sull'incompetenza della Nia, ora convocata per il 27 agosto. Eppure, quel giudice speciale aveva sentenziato che la polizia anti-terrorismo non poteva seguire quel tipo di indagini in assenza di leggi ad hoc. Insomma, una vergogna che va avanti dal 15 febbraio del 2012.

Fonte: http://www.iltempo.it/

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