sabato 16 agosto 2014

Niente arbitrato, ultima beffa per i marò


Marò

L’internazionalizzazione della vicenda dei marò Girone e Latorre, ingiustamente detenuti da novecento giorni in India, è a zero. La procedura non è stata ancora formalmente avviata. La doccia fredda l’ha somministrata ieri il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, durante un incontro delle commissioni Esteri e Difesa, riunite per la discussione del decreto legge sulla proroga delle missioni internazionali.


Nella relazione illustrata dal relatore Carlo Galli è scritto che per la vicenda dei nostri due fucilieri Latorre e Girone la procedura di arbitrato internazionale è stata avviata. A questo punto interviene Della Vedova, il quale chiarisce che questo non è corretto. Ci sono dei colloqui, ma la proposta non è stata ancora formalizzata, spiega il sottosegretario.

Alla riunione è presente il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Edmondo Cirielli, componente della commissione Esteri. L’onorevole, da sempre in prima linea per il caso dei due marinai, salta sulla sedia: «Come solo colloqui?» E scoppia la polemica: «Abbiamo appreso con stupore e sconcerto - dichiara Cirielli - che la declamata procedura di arbitrato internazionale più volte strombazzata dal Governo Renzi durante le europee non è stata ancora formalizzata». Perché, effettivamente, l’«internazionalizzazione» è il cavallo di battaglia dell’esecutivo, che l’ha sempre indicata come elemento importantissimo per riportare a casa, presto e con onore, i due marinai del Battaglione San Marco.

Il sottosegretario Della Vedova sottolinea che quella di Cirielli è una strumentalizzazione e «meno si strumentalizza e più si lavora, più si avvicina la possibilità di raggiungere l’obiettivo che sta a cuore a tutti noi».

E non è assolutamente vero, chiarisce Della Vedova che il governo non sta facendo nulla: «Come dimostra la presenza l’altro giorno del ministro Pinotti a Nuova Delhi. Si sta lavorando nella direzione dell’internazionalizzazione e come ha detto proprio il ministro della Difesa: per una comunicazione che possa portare ad uno scambio di punti di vista che è anche uno dei passi richiesti dalla prassi giuridica per un primo approccio all’internazionalizzazione della vicenda, che è l’obiettivo del governo italiano».
«Siamo a questo punto - aggiunge il sottosegretario - e come ha ribadito il ministro Pinotti un accordo tra i governi sarebbe l’elemento più auspicabile. Si lavora con serietà».

«E non credo - conclude Della Vedova - che nessuno abbia mai detto che è stato avviato l’arbitrato. Io non ne ho mai avuto notizia. All’arbitrato ci si arriva. Non si parte dall’arbitrato».

Fonte:  http://www.iltempo.it/

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